– AFFORI, SENTIMENTI SENZA ETA’ SI FANNO MUSICA

Sentimenti senza età in Casa Famiglia. La musica come strumento di terapia. 
La passione per l’arte, la poesia e, più in generale, i ‘talenti’ sono il tratto distintivo della Casa Famiglia di Milano Affori. Una particolare sottolineatura la merita però il sig. Sergio Castellani, che di recente ha realizzato un’impresa davvero speciale. Sergio, residente insieme alla moglie, non solo ha scritto e dedicato alla moglie Gianpiera una bellissima poesia dal titolo “Sette rose rosse” ma – grazie al contributo del musicoterapista Giorgio Crespi – ha trasformato questa poesia in musica. Composizione che è stata poi presentata a famigliari e residenti della struttura socio sanitaria in occasione dell’evento “Talento senza età” organizzato all’interno del progetto“Forse siamo tutti artisti e non lo sappiamo”. 
La melodia del pianoforte ha così accompagnato le note di una poesia che ha arricchito tutti di ricordi ed emozioni. A dimostrazione di come un residente di una RSA oppure un malato di Alzheimer abbia ancora qualcosa da dire, che sia con le parole, i gesti, con le matite o con i colori. Ma più ancora con i colori del cuore che non hanno età.
 Musica e parole nel percorso terapeutico
 La composizione facilitata di canzoni si annovera fra gli strumenti a disposizione della musicoterapia e può essere utilizzata per restituire in veste musicale scritti e pensieri sorti dalla riflessione perdonale e dal colloquio fra utente e terapeuta. “Talora si tratta di cooperare con i residenti nella stesura del  testo; altre volte – sottolinea Giorgio  Crespi, musico terapista operante nelle Case Famiglia – di piegare la musica ad un testo già metricamente strutturato, come nel caso della poesia del sig. Castellani, amplificando l’’opera in una cornice musicale”. In un contesto soprattutto di RSA dove si lavora in piccoli gruppi composti da persone anche avanzate nell’età, “la musica stimola l’attenzione ed aiuta a protrarre la concentrazione degli utenti per un certo periodo di tempo, anche veicolando e contenendo emozioni e ricordi. Si tratta di un approccio che può avere – conclude il sig. Giorgio Crespi – ricadute neurologiche importanti”.
 
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ASCOLTA POESIA E MUSICA!
 

 

 

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