18 MARZO, GIORNATA NAZIONALE PER LE VITTIME DEL COVID 19

 “NOI SCEGLIAMO LA VITA!”

 Il programma delle Case Famiglia per la Giornata Nazionale per le vittime del Covid

 “Noi scegliamo la Vita! Per ricordare quanti continuano a vivere nei nostri cuori!”. E’ con questo spirito che le Case Famiglia di Fondazione Mantovani e Sodalitas hanno deciso di celebrare il secondo anniversario del 18 marzo, Giornata Nazionale per le vittime del Covid, istituita dal Parlamento nella primavera 2021.

“La pandemia ha sconvolto le esistenze e di tutti e purtroppo ha in alcuni casi coinvolto anche le nostre Case Famiglia, dove ci prendiamo da sempre cura, con amore e dedizione, dei Residenti che ci sono affidati. Dopo gli iniziali sentimenti di paura e dolore, abbiamo subito reagito, mettendo in campo impegno, sacrificio e la consueta responsabilità, per arginare e limitare l’avanzata di quella terribile minaccia. Per questo il significato di questa giornata per noi ha un preciso valore: far  vincere la Vita, sempre, in ogni circostanza e contesto in cui siamo chiamati a lavorare e vivere”.

Ricco dunque il programma messo in campo dalle Equipe Animative delle rispettive strutture.

CASA FAMIGLIA VILLA CORTESE

Dopo un momento di preghiera iniziale, si pianteranno nel giardino della Casa tante primule colorate, per riaffermare “la forza della natura e della speranza che riparte, sempre e comunque, non  solo a Primavera, ma soprattutto  nei nostri cuori”, sottolinea Lorenzo Pobbiati, Presidente Sodalitas.

CASA FAMIGLIA BUSTO GAROLFO

Si sceglierà la riflessione comunitaria, alla presenza del Parroco della comunità. “Se la vita continua –sottolinea la coordinatrice Laura Vismara- è altrettanto vero che la preghiera è lo strumento per commemorare le persone care che hanno riempito il nostro passato”.

 CASA FAMIGLIA SAN VITTORE OLONA

Sarà l’occasione per una grande riunione all’aria aperta, nel pieno rispetto delle regole anti-contagio, in cui si condivideranno alcuni pensieri scritti dai Residenti che verranno poi lanciati nel cielo con palloncini colorati con gli stessi colori dei fiori del melograno, albero scelto lo scorso anno per rappresentare la rinascita e la speranza. “Segni speciali, soprattutto in questo momento in cui dopo la pandemia, nel mondo soffia forte il rumore terribile e drammatico della guerra”, precisa la coordinatrice Giuliana Soldadino.   

CASA FAMIGLIA INVERUNO

Domenica 20 marzo alle 15,30 è previsto in giardino il “Concerto di primavera: cantiamo la bellezza, i ricordi, la vita” con la voce di Francesca Meraviglia e l’accompagnamento alla chitarra di Gigi Calloni.  “Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera” (P.Neruda).  Anche noi –conclude la Coordinatrice Daria Chiodini– ci siamo voluti ispirare a questa frase che ben racchiude le sensazioni che viviamo in occasione di una data come questa: da un lato il pensiero a chi è stato strappato alla vita, dall’altro, il loro ricordo che resta scolpito nella memoria e che ci dà forza nella nostra quotidianità”. 

 COLOGNO MONZESE

 “Dopo un momento di commemorazione alla presenza del Sindaco Angelo Rocchi e del Parroco, apporremo una speciale targa –sottolinea il Coordinatore Andrea Giordan- in ricordo di chi ci ha lasciato a causa della pandemia, accanto all’ulivo piantato l’anno scorso nel giardino della Casa Famiglia”.

BUSSERO

Sarà presente il parroco don Achille ed il Sindaco del Paese. “Al nostro ulivo –spiega Simona Colombo– simbolo di rinascita alla vita, appenderemo una serie di pensieri improntati alla fiducia e alla speranza. A cui farà seguito la benedizione da parte di don Achille e il saluto del sindaco Curzio Rusnati”.  Le iniziative proseguiranno nel pomeriggio a partire dalle 15.30 con un momento di condivisione di testimonianze animate. “Grazie alla musica e alle foto apriremo una finestra di speranza e fiducia dopo il periodo della pandemia, perché la vita continua”.

CORMANO

Si svolgerà un momento di riflessione intorno alla pianta di mandorlo, messa a dimora proprio l’anno scorso in occasione del primo anniversario della Giornata. E’ il simbolo della vita che non si ferma e che riparte, sempre. Per questo -sottolinea la Coordinatrice Valeria Gambino– il parroco don Luigi ci guiderà in un momento di raccoglimento e, al termine, leggeremo poesie e pensieri scritti da un nostro Residente. Al centro il coraggio, la tenacia e la voglia di guardare con fiducia al futuro”.  Saranno infine liberate in cielo delle lanterne bianche, “per indirizzare il nostro sguardo sempre verso l’alto ed il futuro”.

BUSNAGO  

Sarà l’arte e la lettura intesa come bellezza ed inno alla vita a fare da cornice a questo speciale momento. Come spiega il Coordinatore Ugo Zorco “avremo con noi don Eugenio Boriotti con il quale ci raccoglieremo in preghiera. Poi una nostra Residente prenderà spunto dalla poesia di Madre Teresa di Calcutta intitolata ‘La Vita’. Quindi, il contributo dato dalla Casa Famiglia al terzo atto del ‘Progetto Vivere l’Arte III’”. Nel salo della RSA saranno esposte le riproduzioni realizzate  grazie alla collaborazione di operatori e Residenti. La vita in Casa Famiglia, seppur con le necessarie precauzioni non si è mai fermata. Abbiamo cercato di essere attivi e portare avanti quelle attività che sono da sempre il fulcro del ‘Progetto Vita’”.  La giornata si concluderà con la benedizione dei fiori posti ai piedi dell’albero di ciliegie, simbolo della vita che continua, piantato nel giardino della struttura socio sanitaria lo scorso anno

OLGIATE MOLGORA  

Avremo ospiti le autorità civili del paese. Verrà piantumata la camelia, albero che simboleggia la rinascita, metafora della vita che prevale sulla morte”. Dopo un momento di raccoglimento insieme al parroco di Olgiate, gli operatori intoneranno due canzoni cariche di significato e speranza: “Rinascerò. Rinascerai” brano di Roberto Facchinetti e “Ovunque sarai” canzone finalista al festival di Sanremo 2022 di Irama. “Desideriamo abbracciare quanti sono nella sofferenza, per quanto accaduto negli ultimi anni e per chi sta vivendo ore drammatiche in Ucraina. Per questo daremo voce a due nostre operatrici di origine ucraina, che leggeranno alcune riflessioni”.

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