Non credo dimenticherò il giorno in cui Eraldo seriamente, quasi sovrappensiero, bisbigliò alle mie orecchie: “Mah, sai, se dipingo resto vivo e anche un po’ più felice”.
Pennelli e colori sul tavolo, strumenti da lavoro a disposizione … ogni giovedì il gruppo spezza vivacemente il silenzio della sala che ci accoglie.
Quel giorno i miei occhi guardavano in modo nuovo, quasi a voler scovare la traccia visibile della felicità appena nominata e con la giusta distanza che permette di cogliere la bellezza di tanta creatività all’opera, senza darla per scontata.
Quale meraviglia nasce, ogni giorno, nell’osservarli al lavoro, sorprendere le loro mani così capaci di generare: mani segnate dal tempo che danno vita, oggi, a delle vere e proprie opere.
Ogni piccolo segno tracciato o gesto dipinto è prezioso, poiché unico ed irripetibile, come le nostre personalità, che oggi si svelano agli occhi del mondo attraverso forme e colori.
Oltre alle finalità terapeutiche, a questa attività, sono legati diversi eventi quali: esposizioni delle opere, pubblicazioni di libri, incontri e collaborazione tra generazioni.